top of page
img head pagine servizi-28.png

SCIENCE-BASED TARGETS (SBTs)

A livello internazionale i Science-Based Targets (SBTs) rappresentano oggi uno degli approcci più riconosciuti e più utilizzati dalle aziende per definire obiettivi di riduzione delle proprie emissioni. Si tratta di una metodologia sviluppata e promossa da Science-Based Targets initiative (SBTi), un’iniziativa congiunta di CDP, UN Global Compact, WRI e WWF.

A differenza di altri approcci che generalmente si basano sulle potenzialità di riduzione specifiche di ogni impresa (bottom-up), gli SBTs ragionano a partire dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi e dalla necessità di contenere la temperatura media globale entro +1,5°C al 2100. In altre parole, l’approccio di SBTi è top-down: la scienza chiede che gli obiettivi del business siano allineati alla traiettoria +1,5°C e che le aziende rivedano, quindi, in quest’ottica i propri modelli di business. Perché? Perché non c’è altra alternativa.

 

Nella metodologia SBTi, i target di riduzione (SBTs) devono prima di tutto interessare le emissioni associate alle cosiddette attività ‘core’ dell’azienda, vale a dire le emissioni di Scope 1 (dirette) e Scope 2 (indirette). Se le emissioni di Scope 3 (emissioni indirette nella catena del valore) superano però il 40% del complessivo bilancio emissivo dell’azienda (Scope 1 + 2 + 3), allora è obbligatorio definire dei target di riduzione anche su tali emissioni. Si consideri che normalmente queste rappresentano la parte più importante dell’impatto climatico aziendale. Chiaramente, quindi, per poter calcolare e definire dei target science-based occorre avere anzitutto quantificato in modo chiaro l’impronta di carbonio aziendale (Corporate Carbon Footprint) che è di fatto il primo passo per costruire una strategia climatica.

 

Per le Piccole e Media Imprese (PMI) i criteri SBTi prevedono delle procedure semplificate.

 

L’iniziativa (SBTi) ha anche rilasciato il primo “Net zero standard” con l’obiettivo di aiutare le aziende a definire target di riduzione di lungo termine (“long term”: entro il 2050 o prima) che possono integrarsi ai cosiddetti target di breve termine (“near term”: 5 – 10 anni dall’anno di baseline) finora descritti. Un’azienda che vuole settare target long term deve necessariamente avere già definito target near term.

navigating sustainability

la complessità
diventa accessibile

Consigli per la navigazione?

Se non sai da che parte iniziare o vuoi approfondire un servizio specifico, siamo qui per tracciare insieme la rotta più giusta. Scrivici per domande, dubbi, proposte o chiarimenti.

sfondo

So-What Srl Società Benefit

Via Valparaiso, 1 20144 Milano

CF/PI: 13190320963

REA: MI-2707814

PEC: info@pec.so-what.it

  • LinkedIn
so what logo
bottom of page