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CORPORATE CARBON FOOTPRINT

Una Corporate Carbon Footprint (CCF) o “Impronta di Carbonio di Organizzazione” o “Accounting GHG” è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas a effetto serra associate ad un anno di vita di un’azienda considerando la sua intera catena del valore.

Quantificare l’impronta di carbonio aziendale è un passo essenziale per prendere consapevolezza dell’impatto generato sul cambiamento climatico dal proprio business, per comprendere quali sono i principali hotspot su cui agire e i principali driver di impatto, per definire degli obiettivi di riduzione delle proprie emissioni nel tempo.

I principali riferimenti metodologi per effettuare l’inventario delle emissioni di gas a effetto serra di una organizzazione sono due:
 

  • Il GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard, che rappresenta il riferimento metodologico più riconosciuto e utilizzato a livello internazionale;
     

  • Lo standard UNI EN ISO 14064:2019 che contiene “Parte 1 – Specifiche per la quantificazione, il monitoraggio la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione”.

I principali gas a effetto serra (GHG) quantificati attraverso il GHG Protocol sono: l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossido d’azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC); l’esafluoruro di zolfo (SF6) e i perfluorocarburi (PFC).

Un inventario completo include il calcolo di tre categorie di emissioni:

  • Scope 1 (emissioni dirette): include le emissioni dirette di gas serra derivanti da fonti di proprietà o controllate direttamente dall’organizzazione (es. da veicoli aziendali, da uso di gas refrigerante, etc). 

  • Scope 2 (emissioni indirette): include emissioni indirette di gas serra associate all'acquisto di energia elettrica, riscaldamento o raffreddamento, generati fuori sede e consumati dall'azienda. 

  • Scope 3 (emissioni indirette nella catena del valore): include tutte le emissioni indirette che si verificano nella catena del valore dell’azienda, a monte (upstream) o a valle (downstream) delle operazioni aziendali. 

Il GHG Protocol classifica poi le emissioni di Scope 3 in 15 categorie, suddivise fra upstream e downstream per fornire una analisi dettagliata dell'intera catena del valore.

Va detto che, per le attività manifatturiere e i servizi a bassa intensità energetica, le emissioni di Scope 3 rappresentano generalmente la componente preponderante nel bilancio emissivo di un’azienda. Calcolarle è quindi fondamentale per avere un quadro completo e realistico del proprio impatto. 
 

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