Si tratta di un documento pubblicato annualmente e rivolto a tutti gli stakeholder (portatori di interesse) dell’azienda (azionisti e investitori, dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali, banche, media). Integra informazioni riguardanti gli aspetti non finanziari della propria attività fornendo un quadro il più possibile completo delle proprie performance ESG (Environmental, Social, Governance).
La nuova Direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) estende l’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità, ad esempio, a tutte le grandi imprese, quotate e non, che soddisfino almeno due dei seguenti criteri:
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€ 20 milioni di stato patrimoniale
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€ 40 milioni di ricavi netti
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Un numero medio di 250 dipendenti
Il bilancio di sostenibilità non è obbligatorio per tutti, ma di fatto rappresenta uno strumento di trasparenza sempre più fondamentale e va visto da tutte le imprese, PMI incluse, come un’opportunità anche in ottica competitività.
Per la redazione, le imprese possono scegliere tra diversi standard di rendicontazione:
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Standards GRI (Global Reporting Initiative)
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Standards SASB (Sustainability Accounting Standards Board)
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Standards ESRS (European Sustainability Reporting Standards)
Gli Standard ESRS saranno obbligatori per le aziende soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
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